Dagli uomini contemplativi traggono ispirazione gli uomini d’azione

Dietro ogni decisione e azione consapevole c’è sempre una “filosofia”. La bilancia dei valori soppesa il gioco dei comportamenti in un’etica a volte rigida, dipendente dal condizionamento del contesto, altre volte dettata da ragionamenti e sentimenti di uomini intellettualmente liberi. Quest’ultima razza di pensatori illuminati è la principale deputata a creare filosofie atte a garantire effetti sociali duraturi, il cui segno positivo non è affatto scontato. La filosofia è l’amore per la conoscenza, un mondo che parte da sentimenti di affetto per trasformarsi in potenza di parola, proselitismi sinceri o strumentali. Appare paradossale come certi uomini non si rendano conto che il loro “stile di vita” poggia proprio sulle forme di pensiero imperanti, sul sapere appreso e diffuso, sugli schemi di ragionamento e di abitudine comuni. Ogni scelta, a livello personale, famigliare e politico deriva dall’impostazione filosofica di fondo, più o meno presente alla coscienza di individui e gruppi; questa filosofia che diventa motore di azioni e reazioni si basa sui valori, le credenze e le convinzioni su ciò che davvero è importante per il sistema. Prima di agire or dunque, sarebbe opportuno conoscere a monte la piattaforma di riferimento.

In principio fu il Verbo

Persino l’ideatore di questo mondo aveva probabilmente un disegno originale; a conferma di questa ipotesi, i testi sacri ci indicano che il punto di partenza della realtà materiale è appunto la Parola. L’Essere dichiara un concetto, un’idea, e la realizza. La divinità umana sta proprio in questo potere “alchemico” di creazione attraverso la designazione della parola che trasforma l’energia in forma. Ciò che si dice l’uomo fa la differenza nella sua realtà e l’insieme di parole che costituisce un’idea o un progetto sottende una filosofia.

Se l’idea è la vallata, la filosofia è la cima del monte.

Se il progetto è il fiume, la filosofia è la sorgente.

Vi è una filosofia assoluta? La risposta è no, perché l’Assoluto è integralmente “essere naturale”, privo di elucubrazioni. Tuttavia, la miglior filosofia è proprio quella che scaturisce dallo spirito, dal contatto diretto e illimitato con l’innominabile Invisibile. Le parole, in questo magnifico caso, nascono dalla quiete della mente attraverso l’intuizione, non dai passaggi razionali e dalla deduzione logica: è una filosofia senza filtri che non fa affidamento su credenze e convinzioni limitanti, bensì su un’apertura infinita all’Universo. Un ordine cosmico si impossessa di corpo e mente donando pace e luce che spalancano le porte della verità. L’amore per la conoscenza sfocia allora nell’Amore. Naturalmente.